A Melendugno, un post di denuncia su Facebook scatena l’ira del Sindaco, dando vita a una querela per diffamazione.
La delibera n. 22 del 23 febbraio 2024 del Comune di Melendugno ha autorizzato il Sindaco a presentare una querela per diffamazione contro l’amministratore della pagina Facebook “Melendugno calcio”, a seguito di un post ritenuto gravemente offensivo. La delibera giustifica l’azione legale come necessaria per difendere l’onorabilità dell’Amministrazione Comunale e prevede il rimborso delle spese legali sostenute dal Sindaco. Inoltre, stabilisce che, in caso di non luogo a procedere, le spese legali saranno a carico del Sindaco querelante. La decisione è stata presa all’unanimità e la delibera è stata resa immediatamente esecutiva.
Il post sul profilo sociale è del 18 febbraio scorso esprime profonda delusione per l’azione del Sindaco, Maurizio Cisternino, che ha gettato nella spazzatura vent’anni di storia sportiva di Melendugno, includendo trofei, riconoscimenti, documenti sensibili e altro materiale della segreteria sportiva, senza preavviso. Si accusa il Sindaco di scarsa considerazione per lo sport e per i giovani atleti della città, mettendo in luce una gestione discutibile delle risorse comunali, preferendo altri progetti a scapito delle promesse fatte al Melendugno Calcio e ai suoi giovani.
Abbiamo raggiunto al telefono i due protagonisti della vicenda. Il querelato ha appreso dell’iniziativa del Sindaco leggendo la delibera e non ha ricevuto alcuna comunicazione in merito e ci ha riferito di essere profondamente rammaricato del comportamento del Primo Cittadino: «è una cosa non bella» ha concluso la conversazione. Mentre il Sindaco, il querelante, si è limitato ad un laconico No Comment, «rimango in attesa dell’evolversi della vicenda giudiziaria».
Vogliamo ricordare che gli amministratori dei gruppi o pagine dei social network come Facebook, per esempio, possono essere equiparati a direttori di testata online, e quindi sono responsabili per i contenuti pubblicati. Questa mossa dell’Amministrazione Comunale non solo mira a difendere l’onorabilità dell’ente ma lancia anche un chiaro messaggio sulla serietà delle responsabilità legate alla gestione di spazi online, in un’epoca dove la leggenda dell’impunità digitale persiste ingiustificatamente.
Questo episodio invita a una riflessione più ampia sull’uso dei social media e sulle conseguenze delle nostre parole nel mondo virtuale. L’episodio mette in evidenza la sfida crescente nel bilanciare libertà di espressione e rispetto online.
Francesco Cappello