Per la serie ti sblocco un ricordo: gli scherzi telefonici. Da Magnotta a Rosina di Nardò

Gli scherzi telefonici hanno attraversato il tempo e lo spazio, da quello del 1884 negli Stati Uniti al celebre caso italiano di Mario Magnotta e Sandra Milo. Oggi, Internet li diffonde globalmente.

Se vi chiedessi chi sia Mario Magnotta o Rosina di Nardò cosa rispondereste? L’altro giorno, su Tik Tok, popolare videosocial cinese, tra i vari video è comparsa lo scherzo a Rosina e mi capitato di pensare che ormai quel tipo di scherzi telefonici sono preistoria. Il telefono fisso ormai è visto solo come una scocciatura che ti perseguita con offerte e call center. Ma ci fu un tempo quando il telefono, con la cornetta, era usato per fare scherzi, più o meno ingenui, più o meno cattivi e malvagi. Un passatempo che ha fatto ridere milioni di persone in tutto il mondo. Un sollazzo che ha fatto il suo tempo da un pezzo e che ha avuto impatto significativo sulla cultura telefonica mondiale.

Il primo scherzo telefonico della storia

Il primo scherzo telefonico della storia fu fatto a Rhode Island, Stati Uniti, nel 1884. Vittima fu il dipendente di una ditta di pompe funebri: il telefono suonò, il signore rispose e la voce dall’altro capo disse: “Presto, è morto il signor Smith. Venga”. L’uomo andò all’indirizzo indicato, bussò e ad aprirgli la porta fu proprio il signor Smith, vivo e vegeto. Questo evento segnò l’inizio di una tradizione di scherzi telefonici che avrebbe attraversato il tempo e lo spazio.

Mario Magnotta

In Italia, il fenomeno degli scherzi telefonici ha cominciato a farsi sentire più tardi, ma ha lasciato un’impronta altrettanto indelebile. Uno degli scherzi telefonici di cui siamo a conoscenza a ottenere grande notorietà fu quello contro Mario Magnotta. Mario era un bidello in un istituto tecnico e due ex alunni decisero di sfruttare la situazione per giocare uno scherzo telefonico al povero uomo. Quest’ultimo aveva confidato loro di essersi separato dalla moglie e averle chiesto indietro la lavatrice che aveva acquistato nel 1981. I due buontemponi iniziarono a chiamarlo fingendosi diverse persone. Riuscirono a far credere al bidello di non aver completato l’acquisto della lavatrice, coinvolgendo immaginari problemi di crediti e debiti tra fornitori e rivenditori di elettronica locali. Ma soprattutto, gli fecero credere di aver firmato un contratto al momento dell’acquisto dell’elettrodomestico, che conteneva una serie di clausole ingannevoli, tra cui l’obbligo di acquistare nuovi elettrodomestici ogni due o tre anni. Lo scherzo telefonico si protrasse per oltre un mese, durante il quale i due “burloni” si alternarono nelle chiamate, interpretando sempre nuovi personaggi e presentando al bidello proposte sempre più assurde per “risolvere” il problema. Alla fine, i due ex allievi registrarono le ultime quattro telefonate. Durante queste chiamate, il bidello si mostrò sempre più irritato nei confronti dei suoi interlocutori, utilizzando spesso espressioni volgari in dialetto aquilano. Il culmine si raggiunse nell’ultima conversazione, avvenuta il 16 settembre 1987, quando, di fronte all’ennesima richiesta di rimborso danni e adempiimento del “contratto”, Magnotta esplose in una serie di insulti e bestemmie in dialetto contro il presunto proprietario del negozio in cui aveva acquistato la lavatrice.

Lo scherzo a Mario Magnotta fu condiviso sulle cassette e attraversò il Paese da un mangiacassette ad un altro. All’inizio dell’era internet quelle cassette furono trasformate in file mp3 e poterono viaggiare nell’etere cone maggiore comodità e conosciute da un pubblico maggiore. Gli scherzi telefonici contro Mario Magnotta sono dei veri e propri cult che resero celebre il personaggio in tutta Italia. Fu invitato anche in televisione per raccontare la vicenda.

Sandra Milo

Nel mirino degli scherzi telefonici non ci sono solo oscuri personaggi che volevano essere lasciati in pace ma anche star della televisione. É il caso di Sandra Milo, vittima di uno scherzo cattivo e quella telefonata ha lasciato un segno nella storia della televisione italiana ed è considerato uno dei momenti più iconici sui social e non solo. Era l’anno 1990 quando Sandro Milo fu vittima di un terribile scherzo durante il programma “L’amore è una cosa meravigliosa” trasmesso su Rai3. La conduttrice e attrice si trovava in diretta quando ricevette una chiamata da parte di una donna che la informò di una tragedia: suo figlio Ciro De Lollis era stato coinvolto in un incidente ed era ricoverato in ospedale. “Cosa ci fai lì? Tuo figlio ha avuto un incidente ed è ricoverato in ospedale. È gravissimo”, disse la voce della donna a Sandra Milo, che visibilmente sconvolta, scoppiò in lacrime e abbandonò lo studio urlando il nome di “Ciro, Ciro, Ciro”. La donna, per partecipare alla trasmissione in diretta, aveva chiamato al centralino presentandosi con il nome di Maria Ramondio, un nome falso. Tuttavia, le forze dell’ordine riuscirono a risalire al numero di telefono da cui proveniva la chiamata. Si trattava degli uffici Alemagna in Via del Corso a Roma. Quello subito da Sandra Milo è stato un terribile scherzo che ancora oggi rimane nella memoria della televisione. In seguito si scoprì che la telefonata era stata fatta da una donna che lavorava in Via del Corso. La chiamata proveniva da un ufficio dove lavoravano ventisei donne, ma nessuna ammise di averla effettuata.

Rosina di Nardò

In tempi più recenti lo scherzo telefonico alla povera Rosina di Nardò ha tenuto banco per molti anni. Da un’idea di un giovanotto che vuole far di nuovo sentire giovane la povera anziana donna lo scherzo si evolve in una serie di telefonate in cui viene fuori un dialetto neretino divertente e dissacrante.

Asche Salentine

Infine di scherzi telefonici è stato vittima un anonimo e inconsapevole venditore di legna che a un prezzo stracciato consegnava il combustibile direttamente a domicilio. Una di queste telefonate è su tik tok.

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L’Era Digitale e la Diffusione Online

Con l’avvento di Internet e dei social media, gli scherzi telefonici hanno trovato una nuova piattaforma di diffusione. Ora è possibile condividere le registrazioni degli scherzi su YouTube, Facebook e altre piattaforme, raggiungendo un pubblico globale. Questo ha portato a una nuova generazione di “scherzi viral” che si sono diffusi rapidamente attraverso la rete.

Un esempio notevole è “Jerky Boys”, un duo comico americano specializzato in scherzi telefonici, che ha raggiunto la celebrità negli anni ’90 grazie a album di scherzi telefonici che sono diventati dei veri e propri best-seller. Questo duo ha dimostrato che gli scherzi telefonici possono essere una forma d’arte in sé, richiedendo creatività, timing e abilità nell’interpretazione delle vittime.

Scherzi Telefonici nel Futuro

Nonostante le sfide poste dalle leggi sulla privacy e dalla sensibilità culturale, gli scherzi telefonici hanno dimostrato di avere un potenziale duraturo come forma di intrattenimento. L’umorismo telefonico è un’arte in continua evoluzione, e molti creativi cercano costantemente nuovi modi per intrattenere il pubblico attraverso questo mezzo.

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