La serie di Mercoledì Addams su Netflix in onda attualmente sul servizio a pagamento Netflix riesce a combinare, meglio di altre serie, due generi: la storia del passaggio di età adolescenziale e la trama di un omicidio-mistero. Nell’ultimo decennio, ci sono stati molti show che hanno fuso i due generi, usando la violenza per arricchire la generale questione adolescenziale, tra cotte, feste e genitori invadenti. Ma laddove serie come “Riverdale” sono risultati forzati fino alla stupidità, “Wednesday” (“Mercoledì”) ha avuto successo grazie a lei e alla sua famiglia amante del macabro.
I protagonisti
Mano, la mano mozzata è un essere vivente e in movimento, è un personaggio a tutti gli effetti con continue gag sulla cura della sua pelle e sulla manicure, oltre a un cuore (solo metafisico) tutto suo. Zio Fester compare nel settimo episodio, interpretando in modo ammiccante il criminale calvo. La serie gioca con le dinamiche altamente sessuali tra Morticia (Catherine Zeta-Jones) e Gomez (Luis Guzmán). C’è anche un pezzo con i due che ballano sulla famosa sigla. Per coloro che hanno solo un affetto passeggero per la famiglia Addams o per l’estetica del produttore esecutivo e regista di metà degli episodi, Tim Burton, alcuni di questi episodi potrebbero risultare fastidiosi (lo capiamo: sono dark!). Ma c’è abbastanza altro materiale per far divertire i fan e i non fan.
La storia senza spoiler
L’interpretazione di Jenna Ortega (20 anni) nel ruolo di Wednesday eleva la serie al di sopra della pura nostalgia. L’attrice è diventata una forza dell’horror grazie a ruoli in “Scream” del 2022, “X” di A24 e “You” di Netflix, ma mentre Wednesday può pensare di vivere in un film di paura, le sue avventure sono meno intrise di sangue e più da commedia leggera. La Ortega eccelle in questo ruolo, con un umorismo senza peli sulla lingua reso ancora più divertente dalla mancanza di interesse del suo personaggio per qualsiasi cosa si avvicini alla risata.
I registi dello spettacolo sfruttano molto la fisicità di Jenna Ortega, in particolare nella scena del ballo del liceo, dove riesce a dominare la pista rimanendo fedele alla sua natura oscura. E non è solo per la commedia: più di una volta, vediamo sullo schermo la piccolezza del suo corpo mentre affronta forze molto più grandi di lei. Queste angolazioni conferiscono ai suoi scontri un’ulteriore forza, facendola apparire come una sfavorita, anche se la sua perspicacia e la sua tenacia superiori la portano a essere la chiara vincitrice della storia.
La serie sfrutta anche i classici stereotipi adolescenziali per portare un po’ di leggerezza nei suoi corridoi bui, a partire dal tour dei gruppi nella nuova scuola di Wednesday. C’è anche un contorto evento sportivo che è un chiaro parallelo al Quidditch di Harry Potter. Il già citato ballo di fine anno è accompagnato da un momento alla “Carrie” di Stephen King. E c’è molto di più: la preside soffocante, il triangolo amoroso, la società segreta.
Lungo il percorso, tutto funziona. Il mistero è difficile da capire, ma è chiaro che è sempre stato al suo posto e si conclude in modo soddisfacente. L’azione è ricca di suspense, con un pericolo reale che incombe su personaggi simpatici (anche se per lo più di contorno). C’è spazio anche per il commento sociale sulle nefandezze del colonialismo dei coloni.
A questi elementi si aggiunge l’evoluzione di Wednesday che esce, o almeno attraversa, l’angoscia adolescenziale. È estremamente sicura di sé, ma ha ancora molto da crescere. Questo la rende al tempo stesso un’adolescente straordinaria e tipica, una persona che pensa di sapere tutto ma che viene continuamente costretta a saperne di più. Nel corso della serie, la vediamo comprendere meglio i suoi genitori (persino sua madre!) e giungere a una comprensione di sè stessa più matura e meno contraddittoria.
È raro vedere una serie che riesca a mescolare con tanto successo lo sviluppo di un personaggio in età matura con dei mostri disgustosi e cruenti e una trama di omicidi seriali.
Se c’è un personaggio per il quale la morte e l’oscurità non sono un peso, ma una parte normale degli anni del liceo, quello è Mercoledì Addams. E “Mercoledì” di Netflix sfrutta al meglio l’indole unica della sua eroina.