In principio furono Motorola e Nokia. Ve li ricordate? Detenevano il 100% del mercato della telefonia mobile. Era il 1993.
Motorola con il DynaTAC 8000 guidava il mercato con quasi il 58% mentre Nokia dietro. Trant’anni la prima detiene il 2,2% del mercato e la seconda solo lo 0,6%.
Cos’è successo in questi 3 decenni? É arrivata Apple, ma non solo.
Motorola è nota per essere stata un pioniere nell’industria della telefonia mobile.
Nel 1983, l’azienda americana lanciò uno dei primi telefoni cellulari disponibili in commercio, il DynaTAC 8000X. Il rivoluzionario telefono analogico costava quasi 4.000 dollari e offriva agli utenti fino a 30 minuti di conversazione prima di dover essere ricaricato. Aveva un display per comporre il numero e alcuni caratteri speciali. I tasti erano 21. Peso 700 grammi.
L’alba dei tempi
Motorola ha continuato a lanciare alcuni altri dispositivi negli anni successivi, come il MicroTAC 9800X nel 1989 e l’International 3200 nel 1992, ed è diventato rapidamente un giocatore dominante nel settore nascente. Agli albori l’unico serio concorrente della compagnia era la multinazionale finlandese Nokia.
Ma già dalla metà degli anni ’90, altri concorrenti, Sony e Siemens, iniziarono ad affacciarsi sul mercato erodendo fette di mercato. E il primo a farne le spese fu il colosso Motorola che nel settembre 1995 la quota di mercato si ridusse al 32,1%.
Nel gennaio 1999, Nokia superò Motorola come principale produttore di telefoni cellulari attestandosi al 21,4% del mercato globale. Motorola al 20,8%.
Una delle ragioni dell’aumento di popolarità di Nokia era il grande passo avanti che l’azienda aveva compiuto nella telefonia digitale. Nel 1999, l’azienda rilasciò il Nokia 7110, il primo telefono cellulare ad avere un browser web.
Ma non erano solo le innovazioni di Nokia a ostacolare Motorola. Nel 1999, Motorola inciampò in alcuni guai finanziari che provocarono non pochi guai all’azienda.
Da allora in poi, la quota di mercato di Motorola sono oscillate tra il 14% e il 20%, fino a quando la Apple, nel 2007, è entrata a gamba tesa nel mercato con il suo iPhone e ha stravolto l’industria della telefonia mobile.
Apple
Dal 2007 le cose cambiarono. Il mercato cambiò. Sin dalla sua presentazione ufficiale Steve Jobs parlò dell’iPhone come tre prodotti in un unico dispositivo: un iPod touchscreen, un telefono cellulare rivoluzionario e un dispositivo di comunicazione internet.
Un anno dopo, Apple lanciò l’App Store, che ha dato agli utenti la possibilità di scaricare le applicazioni e i giochi sui loro iPhone. Questo non solo ha migliorato notevolmente la funzionalità dell’iPhone, ma ha anche permesso ai consumatori di personalizzare i propri dispositivi mobili come mai prima.
Questo è stato l’inizio di una nuova era di smartphone, con cui Motorola non è riuscita a tenere il passo. Meno di due anni dopo il lancio dell’iPhone, Apple deteneva il 17,4% del mercato della telefonia mobile. Al contrario, la quota di mercato di Motorola si era ridotta al 4,9%.
Alla fine del 2021, Apple detiene circa il 27,3% del mercato globale della telefonia mobile. L’iPhone è una parte fondamentale della crescita del gigante tecnologico poichè rappresenta più del 50% delle entrate globali dell’azienda.
Futuro
Trent’anni fa Motorola e Nokia dominavano il mercato. La prima ha perso quote di mercato per scelte sbagliate, la seconda si è immessa nel tracciato di Apple troppo tardi e l’acquisizione di Microsoft è stato il colpo di grazia.
Ma non solo Apple e il suo innovativo sistema operativo. La popolarità del sistema operativo mobile Android di Google ha aiutato concorrenti come la sudcoreana Samsung e le cinesi Huawei e Xiaomi a prosperare facendo spuntare come funghi altre aziende per colmare vuoti di mercato che man mano si formano.
I giganti della telefonia mobile di oggi come Apple e Samsung rimarranno in cima? O altre aziende come Huawei recupereranno terreno nei prossimi anni? E cosa succederà a Oppo?
Tra trent’anni speriamo di essere qui a raccontare la seconda parte di questo articolo.