La Giornata Mondiale del Braille celebra la nascita di Louis Braille, inventore del sistema di lettura e scrittura usato da milioni di non vedenti e ipovedenti in tutto il mondo.
Sebbene non sia una festività pubblica in nessun paese, la Giornata Mondiale del Braille fornisce un’opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi dei non vedenti e sull’importanza di continuare a produrre opere in Braille, fornendo ai non vedenti l’accesso alle stesse opportunità di lettura e apprendimento dei vedenti.
Storia del Braille
Louis Braille, l’inventore del Braille, nacque in Francia il 4 gennaio 1809. Divenuto ceco a causa di un incidente avuto da bambino, Braille non si fece scoraggiare dal suo handicap infatti egli ricevette una borsa di studio all’Istituto reale francese per la gioventù cieca.
Durante i suoi studi, ispirato dalla crittografia militare di Charles Barbier dell’esercito francese, sviluppò un sistema di codice tattile che poteva permettere ai ciechi di leggere e scrivere in modo rapido ed efficiente. Braille presentò i risultati del suo duro lavoro ai suoi colleghi per la prima volta nel 1824, quando aveva solo quindici anni. Nel 1829, pubblicò il suo primo libro sul sistema che aveva creato, chiamato “Metodo di scrittura di parole, musica e canzoni semplici per mezzo di punti, per l’uso da parte dei ciechi e predisposto per loro“.
Il sistema braille funziona rappresentando le lettere dell’alfabeto (e i numeri) in una serie di 6 punti accoppiati in 3 file. La semplicità della sua idea ha permesso di iniziare a produrre libri su larga scala in un formato che migliaia di ciechi possono leggere facendo scorrere i loro polpastrelli sui punti. Grazie a questo, gli studenti non vedenti hanno l’opportunità di essere istruiti insieme ai loro coetanei e di leggere con la stessa facilità di qualsiasi persona vedente.
Giornata Mondiale del Braille
Per quanto il braille sia incredibile e per quanto possa offrire alle persone non vedenti e ipovedenti fino al 2017, i libri in braille devono rimanere all’interno del paese in cui venivano prodotti a causa delle restrittive leggi internazionali sul copyright. Poiché i libri in braille non potevano essere condivisi attraverso le frontiere, i non vedenti non potevano leggere nessun libro che non fosse prodotto nel loro paese.
Il trattato di Marrakesh è il nome di un accordo internazionale sottoscritto dall’Unione Europea nel 2017 che consente eccezioni al diritto d’autore per opere pubblicate da rendere ampiamente disponibili in formati accessibili. L’attuazione del trattato di Marrakesh ha permesso alle organizzazioni per la cecità di condividere le loro risorse con altre organizzazioni nei paesi in via di sviluppo che non avevano le risorse per produrre libri per i loro cittadini non vedenti.
Le scuole per non vedenti, dei paesi più ricchi, hanno inviato libri alle scuole dei paesi più poveri, così i bambini non vedenti, che non possono permettersi di comprare libri in braille, hanno avuto accesso ai libri di testo necessari per finire la scuola.