Salem, sede della contea di Essex, si trova sulla costa nord-orientale del Massachusetts, alla foce del fiume Naumkeag. È ricordato soprattutto per l’isteria stregonesca che attanagliò la zona negli ultimi anni del XVII secolo. Salem è stata fondata nel 1626 da Roger Conant e da un gruppo di immigrati di Cape Ann. All’inizio l’insediamento prendeva il nome dal fiume accanto, Naumkeag, ma i coloni preferirono chiamarlo Salem, che deriva dalla parola ebraica per pace. Nel 1628, furono raggiunti da un altro gruppo, guidato da John Endecott, della Massachusetts Bay Colony e nel 1630 arrivarono altri immigrati pellegrini puritani provenienti dall’Europa, continente lacerato dalle guerre di religione.
Salem, oggi Danvers, negli Stati Uniti era un villaggio del New England, conosciuta oggi meglio come la “città delle streghe” celebrata centinaia di volte tramite film, serie tv e racconti.
I puritani
Chi erano i puritani? I puritani erano coloro che sostenevano la purificazione della Chiesa d’Inghilterra da tutte le forme, gli usi e i costumi non previsti dalle Sacre scritture. Secondo i puritani la Chiesa doveva allontanarsi dal potere politico in quanto Cristo doveva essere l’unico capo della Comunità. Il cristiano puritano doveva condurre una vita umile, obbediente perché doveva riservare le proprie energie nella lotta contro il peccato.
Cosa successe a Salem
Gli eventi per i quali Salem è meglio ricordata ebbero inizio nel 1692. Un medico locale diagnosticò come stregate alcune ragazze adolescenti, provocando l’impiccagione di 19 persone e la morte violenta di un’altra.
Fu istituito un tribunale giudiziario e i processi ebbero inizio, prima interrogando i sospettati e poi torturando per lo più le donne processate.
Furono arrestate ben 200 persone per stregoneria. Il 10 Giugno del 1962 Brideget Bishop, nata in Inghilterra nel 1632, fu processata per stregoneria. Fu la prima condannata a morte per stregoneria. Il luogo della sua morte è ancora oggi conosciuto come “Witches’Hill” (la collina delle streghe).
Bridget Bishop
Bridget Bishop, nel corso della sua vita, si sposo’ per tre volte: il primo matrimonio fu celebrato nel 1660 con il capitano Samuel Wasselbe, le seconde nozze furono nel luglio del 1666 con Thomas Oliver, vedovo facoltoso con la quale ebbero una figlia.
Dopo la morte del secondo marito, la donna fu accusata di averlo assassinato con delle pratiche di magie nere. Fu sottoposta a processo, ma fu assolta per mancanza di prove.
Nel 1867 si sposo’ per la terza volta con il legnaiolo Edward Bishop.
Il 16 aprile 1692 per la prima volta Bridget Bishop fu coinvolta nelle accuse a Salem.
Due giorni dopo fu arrestata insieme ad altri. Il giorno dopo, i magistrati Jhon Hathorne e Jonathan Corwin esaminarono Abigail Hobbs, Giles Corey, Mary Warren e Bridget Bishop.
L’8 giugno, Bridget Bishop fu processata davanti alla Corte di Oyer e Terminer nel suo primo giorno di seduta. Fu condannata per le accuse di stregoneria e condannata a morte.
Bridget Bishop non fu tra le prime ad essere accusata, ma fu tra le prime ad essere processata in quel tribunale, la prima ad essere condannata e la prima a morire.
Fu giustiziata tramite impiccagione a Gallow Hill il 10 giugno del 1692.
Anche il figliastro di Bridget, Edward Bishop e sua moglie, Sarah Bishop, furono arrestati e accusati di stregoneria.
Riuscirono a fuggire dalla prigione e si nascosero finché “la mania della stregoneria” non fu passata. Le loro proprietà furono sequestrate e solo successivamente venne riscattata dal figlio.
La caccia alle streghe di Salem ebbe fine quando i pastori più influenti della regione si lamentarono e tennero sermoni contro il tribunale, poiché la raccolta delle prove di stregoneria erano insufficienti. Contestarono in particolare l’uso delle visioni delle vittime come prova per l’accusa. Furono i pastori protestanti a fermare la disastrosa caccia alle streghe.
L’anno successivo, 1693, fu emanato un editto che liberava dal carcere tutte le persone accusate di stregoneria. Da allora, nessuno fu più impiccato, per stregoneria, negli Stati Uniti.
Cristina De Luca