Postazione 118 a Martano da 3° mondo. Lo dice un report dell’ASL

Il direttore del servizio emergenza urgenza sanitaria 118, Maurizio Scardia, ha chiesto e ottenuto un sopralluogo nell’edificio adibito a postazione 118 e a servizio di dipartimento antidroga dall’altro  a Martano. La visita dei tecnici dell’asl è avvenuta il 31 dicembre 2020 e le conclusioni a cui giungono i tecnici sono raccapriccianti e fanno dell’edificio sito in via Salvo d’Acquisto un luogo non adatto ad ospitare nessuna struttura sanitaria. Il report di 28 pagine pubblicato, in parte, sul sito sanitasalento.net, dipinge una situazione da terzo mondo.

Non vi è un totem per la ricarica elettrica dell’apparecchiatura di bordo delle ambulanze e gli operatori stendono cavi e prolunghe improvvisate dal mezzo di soccorso parcheggiato in strada con grave rischio per loro e per le attrezzature. Nel report si lamenta la mancanza di una tettoia che copra i cavi elettrici ma una stazione di ricarica vicina all’ambulanza sarebbe una soluzione più ovvia. I rifiuti speciali sanitari, così come le lenzuola usate sulle ambulanze, sono trattati in modo spregiudicato e ci si affida all’iniziativa dei singoli senza una procedura istituzionalizzata. L’immobile da diversi anni è affittato a poco più di 3mila euro a semestre dall’azienda sanitaria e “presenta un po’ dappertutto una pavimentazione adesiva in vinile, che richiederebbe – secondo il parere dei tecnici – una valutazione sulla possibile presenza di amianto”. Inoltre l’intero edificio dovrebbe essere sottoposto ad una pulizia periodica per rimuovere tutti quegli escrementi di animali che insistono nella veranda esterna. Escrementi che rappresentano un rischio per la salute.

Per quanto riguarda l’interno invece il report non è certamente tenero e denuncia l’assenza di un impianto elettrico a norma, l’assenza di prese a muro per alimentare le attrezzature e l’esistenza di fili elettrici scoperti e non protetti da canaline. Inoltre il contatore è nel dormitorio del personale del 118 e i quadri elettrici non sono chiusi a chiave come prevede la normativa. Infine ma non ultimo lo spogliatoio del 118 è unisex così come i bagni per il personale e la vasca dell’antibagno viene utilizzata per lavare le attrezzature, comprese quelle contaminate. Senza contare le numerose crepe, i medicinali, soprattutto quelli infiammabili, collocati su scaffali aperti e vicino a prese elettriche, i topi che possono entrare e uscire agevolmente dall’edificio e i numerosi alveari.

Per il report completo https://www.sanitasalento.net/cronaca/martano-118-da-terzo-mondo-e-lasl-paga-laffitto/

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