I grillini di Melendugno e Borgagne ricordandosi di esistere chiedono un incontro con i parlamentari 5 stelle

I cinque stelle di Melendugno e Borgagne, in un impeto di orgoglio, ricordano di esistere e di aver messo la faccia durante la campagna elettorale del 4 marzo scorso e chiedono un incontro con i parlamentari stessi, in merito alla vicenda del gasdotto TAP, l’opera definita strategica che deve portare il gas dall’Azerbaijan in Europa. Nel comunicato pubblicato nel loro gruppo, su Facebook, “minacciano”, bonariamente, i parlamentari salentini a Roma alludendo ad estreme conclusioni. Una minaccia irrealizzabile perché da 6 anni a questa parte nonostante il Non-Statuto del movimento parli chiaro e preveda la “funzione” di “fiato sul collo” i parlamentari 5 Stelle non hanno mai reso conto a nessuno se non forse a sé stessi. Esempio lampante, sotto gli occhi di tutti è stata la questione dei rimborsi minimizzata dai più e ormai passata in cavalleria. Il meetup locale illudendosi di contare ancora qualcosa nel panorama 5 stelle si è dimenticato che i cosiddetti Portavoce erano andati a Roma perché dovevano portare in Parlamento la voce degli attivisti e non fare gli interessi di multinazionali del gas o dell’acciaio.

In un impeto d’orgoglio, quindi il Meetup locale, di Melendugno e Borgagne, ha battuto un colpo e si è rivolto a senatori e onorevoli che ormai si comportano da divi ed evitano il confronto con la base, con gli elettori e danno la colpa sempre ad altri, alla vecchia politica, al PD, a Berlusconi, a Salvini e in ultimo alla manina.

Il meetup locale di Melendugno e Borgagne non ha nessun valore, come non lo hanno gli altri meetup sparsi nel Salento, in Puglia o in Italia. Ai parlamentari 5 stelle basta un esercito di analfabeti funzionali che applaudano quando c’è bisogno e denigrino l’oppositore di turno, perché alla fine sono ragazzi meravigliosi.

Francesco Cappello

Lasciaci un commento