ATTENZIONE: Prima di aprire una mail verificate, con calma, il contenuto. Nel dubbio non aprite. Casi anche a Melendugno

E’ in atto da qualche tempo un attacco verso indirizzi mail personali e aziendali. A Melendugno, per quanto ci è dato sapere, siamo già al secondo caso e la sezione della polizia postale e delle comunicazioni di Lecce ha lanciato l’allarme per quanto riguarda questi tentativi di estorsione attraverso la posta elettronica.

Moltissime sono le persone che stanno contattando telefonicamente o si stanno recando presso gli uffici della Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Lecce per denunciare tale tipologia di reato. Il malcapitato riceve una mail apparentemente inviata dal proprio account mail con la quale l’utente viene avvisato che all’interno del dispositivo in uso è stato installato un trojan che consente l’accesso remoto. La mail ingannevole prosegue attribuendo alla persona destinataria del messaggio una presunta navigazione su siti hot per adulti o produzione di materiale pornografico e/o pedopornografico nonché con l’avviso che l’accesso remoto ha consentito di acquisire tutti i dati sensibili del destinatario del messaggio compresi presunti contenuti riconducibili ad attività sessuali private. Lo stesso messaggio continua con la conseguente minaccia di inoltrarne tali contenuti a familiari, amici e conoscenti qualora non venisse effettuato un pagamento in BitCoin o con altra criptovaluta entro breve tempo. All’interno della mail è presente un link attraverso il quale è possibile corrispondere il pagamento a fronte del quale si promette la cancellazione dei contenuti compromettenti.

La mail di cui alleghiamo due esempi è volta a generare timore nel destinatario del messaggio che preso dalla fretta e dal panico di non incappare in spiacevoli ed imbarazzanti conseguenze non ha la giusta obiettività e serenità per valutare il messaggio. La polizia di stato e noi consigliamo non cliccare mai sui link presenti all’interno di mail sospette, di non effettuare mai pagamenti richiesti da supposte autorità, di modificare le password dei propri account e di installare e aggiornare il software dedicato alla sicurezza del proprio dispositivo. Nel dubbio una telefonata al vostro tecnico di fiducia o alle forze di polizia che saranno ben liete di fugare ogni paura.

La Redazione

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