In 10 anni oltre 1000 tornado hanno colpito l’Italia e il Salento e sono destinati a crescere

In dieci anni oltre mille tornado hanno colpito l’Italia. No, non avete letto male, e le zone più colpite sono il Lazio, la Toscana, la pianura veneta e il Salento. Lo rivela uno recente studio del CNR dove è stato calcolato che oltre 100 di questi fenomeni hanno interessato la penisola in un solo anno. E sono destinati a crescere a causa dell’estremizzazione del clima. Le cifre parlano di 707 trombe di mare 371 tornado (trombe di terra) con l’aggravante che non esiste un sistema di allerta tornado come negli Stati Uniti, dove il fenomeno è più violento e non mancano ogni anno le vittime.

Lo studio di Mario Marcello Miglietta del Cnr-Isac e di Ioannis Matsangouras, del Servizio meteorologico nazionale della Grecia, analizza un arco temporale che va dal 2007 al 2016 e sono stati inclusi tutti quei fenomeni di trombe d’aria e di terra (tornado appunto) capaci di produrre significativi danni a cose o persone.

L’insorgenza dei tornado, scrivono nello studio, è più frequente in estate minore in autunno; tuttavia, limitando l’analisi ai tornado originatisi nell’entroterra, il numero di eventi ha un exploit in estate e nella tarda primavera. Quest’ultimo risultato suggerisce una distinzione di casi “continentali”, che riguardano principalmente l’Italia settentrionale a fine primavera e in estate, e casi “marittimi”, che colpiscono principalmente le regioni peninsulari a fine estate e in autunno. La più alta densità di tornado è stata segnalata lungo le coste del Lazio e della Toscana, nella pianura veneta, nel Salento: in queste regioni la densità degli eventi è paragonabile a quella degli Stati Uniti con i più alti tassi di tornado. Si ricorderà nel 2012 un tornado colpì il porto di Taranto portandosi via una gru e l’operaio che la stava manovrando, mentre nel 2013 un tornado sfiorò Borgagne e paesi limitrofi.

Francesco Cappello

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