I “negozietti” di Melendugno e Borgagne sono immuni dal nuovo regolamento del trattamento dei dati personali? Prima parte

Quante mail avete ricevuto nell’ultimo mese? Quante di queste riguardavano il GDPR, il nuovo regolamento del trattamento dei dati personali entrato in vigore il 25 maggio scorso? E di tutte queste mail quante ne avete lette? Ma cosa cambia in realtà e come incide nel nostro vivere quotidiano e soprattutto chi colpisce? La nuova normativa europea sulla privacy non colpisce in realtà nessuno ma scrive su carta ciò che avremmo già dovuto fare da soli. Il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) vuol proteggere i dati personali dei cittadini europei sia all’interno che all’esterno dell’unione Europea. Partendo dal principio che tutti dobbiamo adeguarci, grandi, medie e piccole aziende dovrebbero recepire la nuova normativa come un dato di fatto e non come un altro provvedimento europeo di cui capiamo poco e ci interessa meno.

Intanto specifichiamo cosa è un dato personale. Sul sito italiano del garante per la privacy si definiscono dati personali tutte quelle informazioni che identificano o rendono identificabile, direttamente o indirettamente, una persona fisica e che possono fornire informazioni sulle sue caratteristiche, le sue abitudini, il suo stile di vita, le sue relazioni personali, il suo stato di salute, la sua situazione economica. Prendiamo ad esempio un negozietto di Melendugno o Borgagne, uno vale l’altro. Questo esercizio commerciale tratta dati personali? Il titolare conosce tutti i suoi clienti, li chiama per nome, li consiglia e alla fine di ogni acquisto emette regolare scontrino fiscale, quindi non è in grado di identificare una persona fisica come indica la nuova normativa. Li identifica nel momento in cui il cliente chiede, invece di scontrino fiscale, fattura o ricevuta fiscale di acquisto, perché su quei documenti oltre al nome e cognome vi è il codice fiscale e/o la partita iva e l’indirizzo di residenza oltre che gli acquisti dal cliente effettuati. Se poi il negozietto, tramite WhatsApp, invia ai suoi clienti promozioni tramite lo smartphone il titolare del negozietto sta facendo campagna di marketing, anche se in modo saltuario, e anche in quel caso egli tratta dati personali. Non siete convinti, ve lo leggo in faccia, state pensando che non è il vostro caso. Chiunque tratti dati che possano identificare una persona fisica ha a che fare con dati personali e quindi è soggetto al nuovo regolamento. E come ci si adegua? Adottando una serie di accorgimenti che tratteremo nelle prossime puntate.

Francesco Cappello

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