Un titolo sbagliato sul gasdotto TAP può compromettere il rapporto con i lettori?

Editoriale della domenica sul gasdotto Trans Adriatic Pipeline, sulla protezione civile di Melendugno, sui colori (verde e rosso) su dove sia la verità quando avvengono dei fatti e sul lancio della rete da parte di un funzionario di pubblica sicurezza.

Scrivere e parlare di TAP, del gasdotto Trans Adriatic Pipeline, a Melendugno e sul web in modo improprio o troppo di parte potrebbe risultare un problema. Lo hanno appurato i colleghi di leccenews24 che si sono imbattuti in una discussione su Facebook di cui, forse, avrebbero volentieri fatto a meno per poi essere tacciati di intelligenza con il nemico. Il commento più simpatico è stato quello di un utente che ha suggerito il nuovo nome alla testata: tapnews24.

Dicevamo che scrivere di TAP in un certo modo o fare un titolo che possa non essere gradito da chi è contrario, è pericoloso, così com’è pericoloso è il procedere di un’associazione di volontariato che prende i finanziamenti da una parte, grazie ai progetti TAPStart, e chiede 10mila euro, dall’altra, al suo comune per servizi svolti e si vede recapitare un’ingiunzione di sfratto per motivi etici.

Quasi nello stesso momento in cui si veniva a conoscenza della vicenda dell’associazione di volontariato nelle nostre mail arrivava una simpatica comunicazione dall’ufficio stampa di TAP in cui si evidenziava come tra un po’ ci sarebbe stata la promulgazione delle leggi razziali a Melendugno e di come i proTAP avrebbero dovuto apporre apposito logo sul bavero della “camisella”. Ma il consorzio del gasdotto TAP si è dimenticato che ci fu un tempo in cui proprio il loro ufficio di comunicazione iniziò a distinguere i cittadini di Melendugno con un colore, verde ai favorevoli al progetto e rosso ai contrari. Dov’è quindi la verità? Nel mezzo? O solo dove vogliamo vedere?

Infine ultima riflessione è l’immagine di quel poliziotto in tenuta antisommossa che lancia una rete contro i manifestanti. Ma gli agenti non erano stati inviati al cantiere a San Basilio solo per motivi di ordine pubblico? O una nuova disciplina sportiva è stata di recente approvata nelle fila delle forze dell’ordine? Probabilmente se dovessimo sentire il funzionario di pubblica sicurezza scopriremmo che la rete gli era stata lanciata contro ma è la posa dell’agente ad essere molto inquietante.

Francesco Cappello

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