Da stamane San Basilio è militarizzato. Sgombrato il presidio NOTAP

Un manifesto spacciato a firma TAP (trans Adriatic Pipeline) raccomandava gli abitanti di Melendugno e del Salento a stare buoni. Da stamane San Basilio a San Foca è off limits.

Il 3 novembre 2017 un manifesto farlocco a firma TAP (Trans Adriatic Pipeline) era stato affisso a Melendugno. Il manifesto invitava i cittadini a stare buoni e accettare di buon grado e con “gioia” la costruzione del mega-gasdotto così strategico e importante per l’Europa. Stamane a Melendugno e nel Salento in generale si è assistito ad un grave atto in cui molti hanno parlato di democrazia sospesa. Altro che manifesto farlocco. Duecentocinquanta agenti e un’ordinanza prefettizia hanno isolato la marina di San Foca interdendo l’accesso a tutti e garantendo il passaggio agli effettivi proprietari dei terreni che insistono in località San Basilio e alle forze dell’ordine che hanno militarizzato l’area. Il Prefetto rifacendosi ad un regio decreto del 1931 ha espresso il peggio, peggio di marzo, aprile e peggio di qualsiasi altra volta. Peggio della Val di Susa dove pare i Prefetti ne abbiano studiato la situazione a stabilito che non debba ripetersi. Obiettivo è costruire il gasdotto e passare sopra alla testa di tutti, cittadini e stampa compresi. Per ora l’area del cantiere è interdetta per 30 giorni e invece di costruire atti che servano a rendere questo Paese più legale si pensa ad erigere otto cancelli ed un’inferriata. Siamo dei nemici pubblici che devono essere tenuti fuori. Gente nata in queste campagne, melendugnesi che se non vanno a San Foca per vedere il mare almeno un giorno sì e l’altro pure trattati come delinquenti comuni e a cui vengono chiesti i documenti. Servirebbe un atto pacifico eclatante che porti l’attenzione di tutti in queste campagne e che porti questo Paese sulla retta via. Ma viviamo in Italia.

Francesco Cappello

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