Terra! avrà urlato un marinaio in vista della baia di Torre dell’Orso. La storia

Erano piccole imbarcazioni con due alberi e una vela bianca triangolare. Piccole imbarcazioni che facevano la spola tra Oriente e Occidente, tra l’Apulia e la Grecia con la stiva gonfia di prodotti, merci e persone che venivano scambiati tra i due popoli, tra le due culture. I marinai si orientavano con le stelle, con la linea di costa, con gli scogli e con tutto quanto serviva. La bussola sarà introdotta solo un millennio dopo ma i marinai sapevano dove andare, quando partire e soprattutto quando e dove approdare senza troppi rischi per le proprie imbarcazioni. Uno di questi approdi era posizionato in una bella baia, tranquilla, incastonata tra due scogliere e con una spiaggia lunga quasi un km. Del mare si sa non ci si può fidare e alcuni viaggiatori non riuscivano a completare il viaggio e venivano sepolti nei pressi del punto di sbarco, tra le rocce, la sabbia, accarezzati dal vento, dalla pioggia e dal mare.

Torre dell’Orso, piccola marina di Melendugno, rinomata località di mare e balneazione oggi ricercatissima nel grande mare di internet duemila anni fa era apprezzata dai marinai che facevano la spola, come detto prima, tra Oriente e Occidente. Le grotte presenti nella baia, tra cui la grotta di San Cristoforo, avevano la funzione di riparo ma erano anche luoghi di preghiera, dove sulle sue parete si disegnavano navi e si inserivano preghiere affinchè la traversata andasse a buon fine. Le navi dell’epoca era fragili e bastava una mareggiata un po’ più violenta e si finiva sugli scogli. Queste grotte trasformate in chiese rupestri raccontano questi viaggi e la provenienza dei viaggiatori.

Unico appunto che ci sentiamo di fare è il graduale deperimento dei disegni, delle tracce che si sono accumulate nel corso delle centinaia di anni. La grotta di San Cristoforo, in particolare, ogni anno viene “saccheggiata” dai turisti che, ignoranti del nostro passato, lo calpestano senza alcun rimorso e senza sapere perchè le stesse amministrazioni passate non hanno fatto nulla per preservare la nostra storia.

Francesco Cappello

Lo spunto per questo articolo ce lo ha dato la pubblicazione di una foto su Salento a colory (http://www.salentoacolory.it/le-navi-torre-dellorso/).

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