L’ora Legale con Ficarra e Picone: Pietrammare come il vostro paese

15 marzo 2017 – Ho tante passioni, l’informatica, la società, l’umano agire, la politica e il cinema. Per alcune di queste passioni, e per “coltivarle” al meglio, ho anche creato alcuni siti che mi permettono di esprimere il mio essere. Guai, però, quando due di queste passioni si incrociano: come il cinema e la politica, in questo caso.

Sabato scorso sono andato al cinema per vedere “L’ora Legale” con Ficarra e Picone. Lo avete visto? Andate a vederlo, ma invece di pensare che il film sia ambientato a Pietrammare pensate al vostro pese d’origine. In un ridente paesino del sud si alterna sempre lo stesso sindaco poco onesto che tollera abusi edilizi e illegalità. In vista delle amministrative si presenta una lista civica guidata da un professore che ha nel programma elettorale la lotta all’illegalità. Sorprendentemente il Sindaco disonesto viene trombato e il nuovo sindaco entra in Comune. E fin qui nulla di strano. Ma l’italiano è un animale strano. L’essere italiano, che fino a quel momento si è lamentato su tutto, della spazzatura, del traffico, dell’assenza di controllo, dello sporco ora che potrebbe cambiare qualcosa e costringere il vicino, e sè stesso, a modificare il corso della sua storia, fa di tutto per non farlo. Ficarra e Picone, cognati del Sindaco, del nuovo primo cittadino, gli remano addirittura contro fino a fare qualcosa di illecito, come costruire una tettoia abusiva per costringere il primo cittadino alle dimissioni. Gli italiani sono un popolo strano: vogliono che tutto cambi per non cambiare nulla, come diceva il buon Tomasi di Lampedusa. Gli italiani si lamentano, ma non vogliono cambiare per non perdere ciò che hanno, in compenso, però, pretendono che sia il vicino a cambiare, ma non troppo vicino per non turbare troppo le proprie abitudini. Gli italiani fanno finta di lamentarsi, votano il cambiamento sapendo che nulla cambierà. Pietrammare o il vostro paese potrebbe diventare un modello da seguire ma nessuno vuol cambiare, nessuno se non pochi coraggiosi che si trovano a combattere contro i mulini al vento.

Francesco Cappello

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