Consiglieri Salentini del M5S denunciano: “No a nomina dello ‘scrutatore di fiducia’. Sì ad estrazione a sorte”

Ad ogni consultazione elettorale è sempre la stessa storia. Chi sono gli scrutatori, qual è il metodo di scelta? A Melendugno, per esempio ci si iscrive in un grande calderone e un software apartitico e scevro da ogni condizionamento estrae gli scrutatori, anche se, a detta di molti, a fare questo lavoro sono sempre le stesse facce, gli stessi cognomi e le stesse famiglie, spesso vicine al potente di turno. scrutatori-referendumMa se a Melendugno gli scrutatori si estraggono ad Alessano, Cavallino, Gagliano del Capo, Lizzanello, Maglie, Taurisano, Taviano e Trepuzzi esiste uno “Scrutatore di fiducia”. Sono quindi i partiti, gli uomini forti e al governo delle proprie città che nominano gli scrutatori, spesso sempre gli stessi, appartenenti ad una catena che potrebbe portare voti senza favorire la pari opportunità fra i cittadini. Questo denunciano i consiglieri del Movimento 5 Stelle che nei comuni citati hanno una loro rappresentanza e come tali non parteciperanno alla nomina di tale figura ma auspicano invece un sorteggio fra tutti i cittadini regolarmente iscritti “all’albo delle persone idonee all’ufficio di scrutatore di seggio elettorale”.

I consiglieri comunali portavoce del M5S di Cavallino Giampaolo Falco, di Lizzanello Lia De Vergori e Antonio Parlangeli, di Trepuzzi Massimo Scarpa, di Maglie Antonio Izzo, di Gagliano del Capo Francesco Ciardo, di Alessano Jessica Torsello, di Taurisano Vittorio Ciurlia e di Taviano Salvatore Trisolino hanno inviato e protocollato una istanza, ognuno al proprio sindaco, per chiedere che si adotti la tecnica del sorteggio:

«sarebbe un gesto innovativo e democratico da parte dei Comuni a tutela dei cittadini che intendono ricoprire il ruolo di scrutatore per il prossimo Referendum».

Francesco Cappello

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