28 gennaio 2016 – L’amministrazione di Melendugno non smette di stupirci. Nonostante il lodevole impegno per alcune tematiche ambientali (primo fra tutte TAP), la soluzione di alcune problematiche che hanno interessato negli anni scorsi la frazione di Borgagne (leggi acque bianche) e la pavimentazione del centro storico della stessa frazione e di Melendugno, nonostante tutte le difficoltà di carattere logistico, dall’altra riesce a compiere dei voli pindarici che vanificano tutto l’impegno fin qui profuso. Ultimi due episodi sono ovviamente lo scandaloso epilogo del concorso per coprire un posto a tempo indeterminato per ingegnere comunale e la questione dei ragazzi lasciati a terra dal pulmino della scuola in occasione della Giornata della Memoria. Per il secondo anno consecutivo i ragazzi di Borgagne non partecipano, insieme ai loro compagni melendugnesi, al giorno della Memoria per mancanza di mezzi di trasporto. A detta del vicesindaco, Simone Dima, che si è affrettato a scrivere su Facebook un pensiero, pare che non ci si sia capiti tra autista del pulmino medesimo e referenti scolastici di Borgagne che avevano il compito di organizzare l’escursione. La questione è stata sollevata da una mamma che tramite social network ha espresso rammarico sull’accaduto mentre noi, invece, ci chiediamo come mai in tempi dove la tecnologia la fa da padrona sia ancora necessario organizzare il pulmino della scuola per la visione di un qualsiasi filmato. O forse è più probabile che la scuola di Borgagne sia ai margini della tecnologia e venga ulteriormente mortificata da scelte scellerate di quest’amministrazione tanto che un ex eccellente di questa amministrazione, Fabio Bufano, in occasione del concorso per ingegnere decida di prendere «in maniera netta e decisa le distanze dalle scelte effettuate dall’amministrazione comunale». E noi ci ritroviamo senza ingegnere e con qualche astio in più.
Francesco Cappello
