13 gennaio 2016 – Oggi conferenza stampa del Comitato Notap, della commissione comunale sul progetto TAP e il Sindaco di Melendugno, Marco Potì, riguardo il gasdotto TAP. Cosa è successo da indire un incontro pubblico con la stampa a Melendugno, nella sala consiliare? L’occasione è la più ghiotta: si annuncia, in pompa magna, urbi et orbi, che TAP si “arrende”, il microtunnel non è fattibile e a dirlo non è un qualche sconosciuto comitato ma TAP stessa, quando nel luglio 2015 ha notificato al Ministero dell’Ambiente l’impossibilità di realizzare il famoso microtunnel di tre metri di diametro. Nella prescrizione A6 nella commissione di verifica dell’impatto ambientale la documentazione presentata da TAP stessa è ancora in fase istruttoria e il tempo stringe. Il famoso tunnel che dovrebbe essere realizzato con l’avanzata tecnica del microtunneling non s’ha da fà tanto che pare che STATOIL, azienda della cordata che compone TAP, si sia data alla “fuga” qualche mese addietro proprio quando è subentrata SNAM iniettando denaro fresco contante, pare 130 milioni di euro. Perché Snam compra un progetto il cui microtunnel non è fattibile proprio secondo TAP? Perché i vertici di TAP sapendo che il microtunnel non sia possibile non accettano, subito, la proposta di Michele Emiliano per spostare l’approdo da San Foca a Brindisi? E perché Statoil esce dal consorzio TAP proprio quando viene comunicato al Ministero l’impossibilità di realizzare il microtunnel?
Francesco Cappello