Tap, Xylella a Melendugno e pale eoliche a Vernole. Cosa ci riserva il futuro

8 gennaio 2016 – Che si creda o meno alla Xylella, che si creda o meno al fatto che vi sia un complotto organizzato da qualcuno contro il Salento e Melendugno in particolare è indubbio che la situazione nel territorio non è delle più rosee. Sembra che il 2016 si sia aperto peggio di come abbiamo chiuso il 2015. Da una parte il gasdotto TAP che a maggio avvierà sì il cantiere ma i cui uomini sono già al lavoro per preparare il terreno (a fine mese si dovrebbero espiantare 231 alberi che insistono sul percorso). Poi abbiamo il batterio della Xylella che infetta gli alberi di olivo in tutto il Salento e a Melendugno, che sembrava un’isola felice, ben 29 aziende, da ottobre 2015, hanno dichiarato danni da CO.DI.RO/Xylella ai preposti uffici regionali tramite il comune di appartenenza. Infine la modifica dello skyline salentino con l’installazione di 11 pale eoliche sulla Pisignano Castrì in agro di Vernole. Un trittico di alta tecnologia niente male. Se dovessi pensare bene crederei alla propaganda di Stato e gioirei del fatto che il mio governo ha dichiarato il progetto TAP strategico e mi ha promesso di liberarmi dal giogo russo, il gasdotto s’ha da fare mi hanno detto, ci rende indipendenti. Se dovessi pensare bene penserei che il piano “scellerato” dell’ex commissario Giuseppe Silletti era solo per il nostro bene, in fondo quando si combatte un cancro si cerca di cancellare le cellule infette creando una zona cuscinetto tra quelle malate le cellule sane. Infine le pale eoliche, l’energia elettrica dobbiamo pur prenderla da qualche parte e in fondo e il governo regionale o nazionale crea energia pulita senza emissioni, il top insomma.

Francesco Cappello

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