Gasdotto TAP e Xylella fastidiosa legati da un doppio filo chiamato politica

2 dicembre 2015 – Cos’hanno in comune il gasdotto TAP, che dev’essere ancora realizzato, e la frode della “Xylella fastidiosa” che è in corso di svolgimento? Un trait d’union, un filo sottile, lega questi due fenomeni che interessano il territorio salentino e che lo stravolgeranno completamente. Il filo comune si chiama politica, quella colpevole responsabile di questi due affari. Ieri in consiglio regionale è stata bocciata dal Partito Democratico (PD) la proposta di legge del consigliere Sergio Blasi (PD) che intendeva mitigare gli effetti devastanti della legge regionale 41 del 2014, approvata sotto la presidenza Vendola. Tutti hanno votato no alla proposta, tranne lo stesso Blasi e altri otto consiglieri appartenenti ad un piccolo movimento politico. Il Presidente Michele Emiliano ha poi dichiarato «Dobbiamo ad ogni costo evitare che gli speculatori edilizi possano approfittare della eradicazione di ulivi a causa della xylella per chiedere modifiche urbanistiche che trasformino i fondi a destinazione agricola in aree edificabili in larga scala». E’ lo stesso Emiliano che prima delle elezioni regionali del 2015 affermava, candidamente, che due gasdotti, sono meglio di uno? Eccolo il trattino d’unione, i politici che non si smentiscono mai e a cui, noi illusi crediamo sempre, come quei melendugnesi che hanno votato per Emiliano, e prima di lui per Nichi Vendola o Raffaele Fitto, tanto pari sono, che avrebbero dovuto difenderci, invece ci hanno venduto alle multinazionali. Quando la Regione Puglia avrebbe avuto la possibilità di fare qualcosa contro il progetto del gasdotto TAP ha lasciato, colpevolmente, passare il tempo, per evitare di decidere. I due progetti, Xylella e gasdotti sono legati da un filo indissolubile e ben visibile che non si spezzerà così facilmente e a noi non resterà che credere al prossimo politico di professione interessato solo ad un posto di lavoro.

Francesco Cappello

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