Con il soldi di TAP lavoreranno aziende tedesche. Alla faccia nostra e a coloro che predicavano l’indotto

30 ottobre 2015 – Per coloro che illudevano sé stessi, e gli altri, sull’affaire Gasdotto TAP da ieri devono ricredersi. L’ilva di Taranto non è stata scelta per la fornitura di 270km di tubi per la sezione onshore a 48” pollici e per le connessioni curvilinee necessarie sia per la sezione onshore (48”) che per quella offshore (36”). 170mila tonnellate di acciaio che saranno lavorati in Germania e forniti dalla ditta, tedesca, Salzgitter Mannesmann International GmBH alla faccia di chi predicava che la costruzione del gasdotto avrebbe fatto lavorare tanta gente grazie all’indotto. E sempre per coloro che illudono sé stessi, e gli altri, è probabile che Ilva non prenderà nulla neanche alla prossima gara dato che non può fornire i tubi lineari da 36 pollici della sezione offshore e gli altri da 48” della sezione onshore pochè il materiale richiesto deve avere una lunghezza di 18 metri mentre a Taranto se ne producono massimo fino a 17.5 mt. Sono solo due le aziende italiane che sono riuscite a vincere due gare di fornitura ma sfortunamente risiedono a Lodi e a Modena, quindi niente indotto locale. Alla fine aveva ragione chi diceva che l’unico posto di lavoro che sarà assegnato in loco sarà solo quello di guardiano notturno, escludendo ovviamente quei due giovani di Melendugno e Borgagne assunti qualche mese fa.

Francesco Cappello

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