Alluvione Melendugno: gli “sciacalli” del web presentano interrogazione urgente in Comune

13 ottobre 2015 – Non si placano le polemiche, fuori e dentro i social network, sull’allagamento di Melendugno avvenuto il 10 ottobre scorso. Ritirate le acque sono emerse le accuse, quelle dei cittadini, che si son ritrovata casa allagata, e quelle delle forze di opposizione, che hanno assistito a qualcosa con cui alcune vie di Melendugno convivono da diversi anni: l’innalzamento delle acque quando piove un po’ di più e con maggiore intensità. A onor del vero la macchina dei soccorsi si è mossa subito per scongiurare disastri ancora più gravi, ma le accuse che si muovono al Sindaco, Marco Potì, sono molteplici e saranno contenute in una interrogazione urgente che i tre consiglieri di minoranza (Roberto Felline, Mauro Russo e Marino Giausa) presenteranno questa mattina in Comune. C’è anche da dire che il vicesindaco, Simone Dima, in occasione del maltempo di sabato scorso ha usato parole dure contro i fotografi dei disastri della natura appellandoli “sciacalli”, ma è invero che senza tali e tante foto, o filmati, non ci si sarebbe resi conto della disastro situazione che si è venuta a creare in largo Sant’Antonio e in via Settembrini in particolare dove la cosiddetta “bomba d’acqua” ha creato un laghetto artificiale le cui foto hanno fatto il giro del web e delle Nazione, foto che non fanno bene né al buon nome di Melendugno né alla sua amministrazione, di qualsiasi colore esso sia.

Francesco Cappello

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