10 ottobre 2015 – Le chiamano bombe d’acqua, ma sono violenti acquazzoni che durano qualche ora e che scaricano migliaia di metri cubi acqua, come quello che si è abbattuto nelle ultime due ore a Melendugno e Borgagne. A Melendugno in particolare, sono state decine le telefonate ai vigili del Fuoco per chiedere soccorso così come sono state decine le cantine e le abitazioni allagate da questo violento nubifragio che ha costretto i vigili urbani a chiudere Piazza Sandro Pertini perché allagata o gli abitanti di varie vie di Melendugno di armarsi di stracci e scope e cacciar fuori l’acqua che entrava copiosa nelle loro abitazioni. Le vie più colpite sono la solita via Settembrini, via Borgagne, via Giuseppe Gabrieli, la già citata piazza Pertini, via f.lli Longo, via Martano e tante altre strade che servirebbe uno stradario per citarle tutte. Anche San Foca ha subito il medesimo trattamento e il lungomare Matteotti è finito sott’acqua. Ancora una volta è grazie ai Social e alle foto e ai video che man mano vengono pubblicati dagli utenti che si ha una minima percezione della situazione ed essa appare chiara a tutti, il modo di gestione dello scolo delle acque bianche fa acqua da tutte le parti. Invece di pensare alle fesserie sarebbe auspicabile che l’amministrazione, quale essa sia, l’attuale o una futura, pensi a risolvere seriamente questo annoso problema e non basta la solita colata di asfalto pre-elettorale per rendere Melendugno un paese vivibile.
Francesco Cappello