31 agosto 2015 – Nel 2014 furono i cancelli, undici, installati, pagati, causarono tante risate che se ne sente ancora l’eco tanto che nel 2015, i cancelli, ormai aperti, rappresentano un modo come un altro per sprecare soldi pubblici. Ordinati undici cancelli, installati dieci. Il 2015 ha visto, invece, uscire dalle labbra del primo cittadino di Melendugno, Marco Potì, il termine “ticket alla Poesia”: ticket di ingresso per accedere alla quarta piscina naturale più bella dell’intero pianeta Terra. La scusa del ticket è la salvaguardia dei luoghi. Questa amministrazione a guida Potì, nipote, non passa anno che non ci faccia fare qualche risata, amara, e ovviamente ogni anno giù titoloni di giornali che abboccano a questa sua voglia di apparire. La piscina naturale in questione, è vero, è sovraffollata ma un ticket, a pagamento, non può certamente salvarla, magari si potrebbe pensare ad una gestione meno allegra del bilancio comunale e pianificare seriamente l’uso delle risorse che il territorio di Melendugno si ritrova per grazia ricevuta pianificando una serie di accessi limitati e gratuiti, per esempio. Ovviamente dopo la proposta del Sindaco sul biglietto d’ingresso le reazioni e le iniziative, virtuali e reali, non si sono certamente fatte attendere e uno striscione è apparso con scritto: “Poesia Libera”.
Francesco Cappello