Benito Mussolini sfiduciato nella notte dal Gran Consiglio. Arrestato

25 luglio 1943 – Oggi, subito dopo il colloquio con Sua Altezza Reale, Vittorio Emanuele III, il Duce, Benito Mussolini, è stato tratto in arresto dai carabinieri su ordine del Re. Egli si trovava presso Villa Savoia per il consueto colloquio settimanale e per informare Sua Altezza sulla seduta del Gran Consiglio che si era svolta la sera prima ed era andata avanti per tutta la notte, dove si era discussa la mozione Grandi, unica mozione all’ordine del giorno. L’ultima riunione del Gran Consiglio si era svolta il 7 dicembre 1939 e questa sua nuova convocazione era stata causata dallo sbarco anglo-americano sul suolo italico in Sicilia il 10 luglio 1943. Ufficialmente il Duce è stato arrestato e tradotto via da Villa Reale con un autoambulanza per sottrarlo ad eventuali violenze da parte della folla, ma il Re, forte del coraggio avuto dalla riunione del Gran Consiglio ha preso la palla al balzo e ha arrestato Mussolini. Nei giorni successivi il Duce sarà spostato, sempre per la sua sicurezza, sul Gran Sasso da cui verrà liberato il 12 settembre 1943, per ordine di Adolf Hitler nell’operazione Quercia. Quattro giorni prima, l’8 settembre, l’Italia aveva firmato l’armistizio con gli angloamericani e il Re e la sua corte, insieme al capo del governo, generale Pietro Badoglio avevano abbandonato Roma al suo destino.

Quello del 25 luglio 1943 fu il primo arresto per Mussolini, l’ex-uomo forte, il secondo si avrà nell’aprile 1945 quando, però, l’esito sarà più drammatico dato che in quell’occasione l’ex-duce sarà fucilato dai partigiani e appeso per i piedi il 28 aprile 1945 a Piazzale Loreto.

Francesco Cappello

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