21 luglio 2015 – Da alcuni giorni ci giungono lamentele, proteste, lettere, digitali e cartacee, numeri sulla questione Consorzio Ugento e Li Foggi. Ci sono contribuenti che devono pagare 15 euro, chi 26, 300 o 977. Non siamo impazziti e per il caldo stiamo distribuendo numeri a caso. Sono le cartelle esattoriali che il Consorzio di Bonifica Ugento e Li Foggi ha distribuito, in tutta la Provincia di Lecce, ad agricoltori e proprietari terrieri con la richiesta di pagamento delle somme più variegate. E di contrasto i cittadini vessati da questa ulteriore richiesta di denaro da parte di un altro ente statale si è rivolta ai propri rappresentanti presso le istituzioni, alla Federconsumatori, alle proprie associazioni di categoria, ai giornali e a chiunque gli potesse capitare a tiro. Risultato? Il caos. C’è chi dice che bisogna pagare senza indugi, chi invia raccomandate e PEC (posta elettronica certificata) al Consorzio dal tono non proprio gentile e chi come il sindaco di Melendugno, Marco Potì, invece, ha inviato una lettera al neo presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, con la richiesta di rinviare il pagamento a data da destinarsi, come dire “io invio la lettera (a pochi giorni dalla scadenza), ma potete anche cestinarla”. Non è la prima volta che il Consorzio cerca di “estorcere” denaro ai contribuenti salentini e la scorsa volta (nel 2012) ce la cavammo con una pioggia di raccomandate indirizzate all’inutile ente. Le varie associazioni di categoria hanno promesso una dura battaglia e una pioggia di ricorsi, e i vari uomini delle istituzioni, che vogliono fare bella figura con i propri elettori, sono sul piede di guerra contro il Consorzio. Staremo a vedere.
Francesco Cappello