Finto meccanico Mercedes, in panne, raggira malcapitati, veri salentini

16 luglio 2015 – I salentini sono notoriamente socievoli, affabili e pronti a dare una mano a chi è in difficoltà, anche se non lo si conosce. Quante volte sulle nostre strade ci siamo fermati a dare supporto a perfetti sconosciuti, soprattutto dopo qualche incidente.

Questo deve aver pensato un uomo, quarant’anni che nei mesi scorsi ha imperversato tra Brindisi e Lecce Nord. Accento francese, modi gentili, in tuta da meccanico Mercedes e camion con in bella mostra il famoso marchio automobilistico. Per non farsi mancare nulla il finto meccanico francese simulava anche la telefonata al centro assistenza dell’azienda produttrice del mezzo per sollecitare l’intervento tecnico. Ed è così che l’uomo si è proposto in giro, a persone conosciute di volta in volta occasionalmente, a cui si è presentato come persona in difficoltà. In fondo era francese, ma una lingua d’oltralpe che si capiva bene. La versione, “curiosamente”, nonostante gli episodi si siano susseguiti tra marzo e giugno, è sempre la stessa: egli, viaggiando alla guida di un camion, avrebbe subito un problema tecnico e, di riflesso, sarebbe restato con documenti e denaro chiusi, involontariamente, nella cabina del mezzo. E, dunque, senza soldi con cui pagare vitto e alloggio in attesa dell’intervento della squadra di meccanici inviata dalla nota azienda automobilistica. Di qui, la richiesta a più persone, di solito incontrate casualmente, di “prestiti” di somme comprese tra i 20 e i 100 €; in alternativa, la richiesta (che almeno in un caso è stata sicuramente esaudita dai titolari di un B&B) di alloggiare in una struttura ricettiva in attesa di poter riprendere il viaggio il giorno dopo. In tutti i casi, immancabile, la promessa di restituire nel giro di poche ore il prestito, con il denaro che fosse stato finalmente “liberato” dalla cabina del camion di nuovo funzionante; in certe circostanze, la promessa è stata anche accompagnata da un bigliettino lasciato a mo’ di promemoria. Talora, poi, si è aggiunta l’ulteriore richiesta all’interlocutore di turno di prestargli il telefono cellulare per contattare il numero verde aziendale dell’azienda produttrice dell’autocarro, onde avere ragguagli sulle tempistiche di arrivo del soccorso meccanico. Ma gli inganni non possono durare in eterno ed ecco che l’ultima “comparsata” non deve aver convinto il suo pubblico, o forse la troppa sicurezza deve aver portato ad un qualche errore. Un cittadino di Trepuzzi per caso imbattuto nel “meccanico” gli ha sì “prestato” ma ha anche controllato il numero di telefono composto dal meccanico. Quando la voce registrata gli ha comunicato di non poter inoltrare l’ultima chiamata il trepuzzino ha immediatamente capito di essere stato raggirato e ha sporto querela. I Carabinieri subito intervenuti hanno rintracciato il “francese” mentre si trovava in un negozio locale, ancora una volta – secondo quanto colto dai militari – intento a esporre il suo “problema”. L’uomo è stato fermato, e durante gli accertamenti effettuati subito dopo è emerso che la notte precedente era stato ospite di un B&B a cui aveva promesso di saldare il conto non appena recuperato il denaro “bloccato nel camion”. Camion guasto che, per inciso, il personaggio – che al momento risulta senza fissa dimora in Italia – si è ben guardato dal far individuare agli investigatori. Nel corso del tempo, è emerso che storie simili erano accadute a Brindisi, o recentemente sono si sono ripetute nella zona della marina di Casalabate, anche se in questi casi non è accertato che siano seguite dazioni di denaro. Indagini sono ancora in corso da parte del NORM.

Francesco Cappello

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