Internato 159534 militare italiano nei campi nazisti. Per non dimenticare

29 gennaio 2015 – Il Comune di Melpignano, nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata della Memoria e delle attività rivolte alla promozione della cultura e dell’integrazione organizza, oggi 29 gennaio alle ore 19,00 presso l’ex-tabachificio, l’Incontro d’Autore: “Internato 159534 – testimonianze di Nicola Santoro e Fernando Simeoni militari internati italiani nei campi nazisti” di Nicola Santoro, edito da “Il Raggio Verde”. baracche_DachauNicola Santoro, ormai novantenne, dedica tutte le sue energie alla missione di testimoniare, oltre che l’atrocità della guerra e la terribile esperienza di prigionia nei campi di lavoro nazisti, un’importante vicenda storica italiana, quella degli IMI; il nome dato dalle autorità tedesche ai soldati italiani catturati, rastrellati e deportati nei territori del Terzo Reich nei giorni immediatamente successivi alla proclamazione dell’Armistizio di Cassibile (8 settembre 1943).

Nicola Santoro nel 1943 aveva appena 19 anni e si ritrovò a condividere quell’atroce esperienza insieme a Fernando Simeoni, che nel corso della prigionia tenne un diario, ora integrazione al libro. Ospiti del primo cittadino Ivan Stomeo, saranno presenti all’incontro: l’autore Nicola Santoro, Edoardo Santoro, già Sindaco di Cursi e Loredana Di Cuonzo, Dirigente del Liceo Palmieri di Lecce, autrice della prefazione “Questo libro fornisce un contributo di grande rilievo per la conservazione della memoria delle vicende per troppo tempo dimenticate di questi soldati che lasciati a se stessi dopo l’8 settembre si trovarono ad affrontare da soli la marea montante di una storia che la società avrebbe cercato, subito dopo, di rimuovere”. Il dato principale della vicenda degli IMI è il massiccio rifiuto di collaborare con i tedeschi e con i fascisti. Gli italiani non vollero venir meno al giuramento di fedeltà alle Istituzioni, difendendo la propria dignità personale e preferirono affrontare atroci sofferenze, piuttosto che tornare a combattere a fianco di chi negava i diritti umani.

La Redazione

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