5 dicembre 2014 – Ai sensi dell’articolo 595 del codice di procedura penale chiunque commette il reato di diffamazione o offende l’altrui reputazione è punito con la reclusione fino a un anno o con una multa fino a mille e 32 euro (1.032,00 €). Da un paio di giorni la voce del popolo ha fatto diventare virale una notiziola di paese che sarebbe certamente passata inosservata se qualcuno non l’avesse riportata male. Il fatto è presto detto. Una signora bionda con una macchina nera è stata pizzicata a rubare tre bottiglie di superalcolici in un grande magazzino a Melendugno. Il fatto sarebbe finito così se qualche sconosciuto non avesse supposto, erroneamente, che la signora bionda con la macchina nera fosse una nota imprenditrice di Melendugno che proprio stamane ha sporto denuncia di diffamazione contro ignoti presso la locale stazione dei carabinieri, così come aveva promesso già ieri sul suo profilo sociale:
«Vorrei avvisare quelle persone che hanno diffamato gratuitamente la mia persona, per un furto di tre bottiglie di liquore accaduto presso il supermercato eurospin di Melendugno, che non più tardi di domani provvederò a sporgere denuncia verso ignoti presso il comando dei Carabinieri. Mi attiverò inoltre personalmente affinché venga al più presto alla luce, la fonte da cui sono partite queste vergognose diffamazioni. NON PERMETTERO’ A NESSUNO di diffamare la mia persona né la mia reputazione con false accuse infamanti provenienti da squallidi pettegolezzi di paese, avendo una famiglia e un’immagine da tutelare. Il mio avvocato provvederà immediatamente ad attivarsi affinchè tutto sia chiarito procedendo secondo quanto è dettato dalla legge».
Intanto la locale stazione dei carabinieri indaga sul furto, quello vero, ed è stato appurato che l’autrice è di statura bassa e invece di tre bottiglie di whisky ha sottratto una sola bottiglia di grappa invecchiata.
Francesco Cappello