Tasi 2014, in consiglio comunale si prova a limitare i danni. Il video

11 settembre 2014 – Introdotta, nel dicembre 2011, da Mario Monti l’IMU è stata più una croce che una delizia per la maggior parte dei contribuenti italiani perché ha innalzato la tasse sugli immobili imposta dal governo italiano. Come se chi fosse proprietario di un immobile dovesse pagare, salato, l’affitto allo stato centrale. tasi_2014Il 28 agosto 2013 su pressioni dell’ex premier Silvio Belusconi, l’IMU, viene sospesa dal governo di Enrico Letta che ne annuncia, trionfale, la cancellazione solo sulla prima casa. Nel dicembre 2013 sempre Letta confermerà la sospensione del saldo di dicembre sugli stessi immobili e a Melendugno il Consiglio Comunale a maggioranza (esclusi i tre consiglieri di opposizione) approverà l’imposizione massima delle aliquote IMU su seconde case e locali commerciali. Nel 2014 l’IMU si trasforma in TASI (Tassa sui servizi indivisibili, e ha la stessa base di calcolo dell’Imu. La Tasi è dovuta anche dall’affittuario in una quota variabile fra il 10 e il 30%). Durante l’ultimo consiglio comunale, sempre a maggioranza è stata approvata l’aliquota del uno per mille con detrazione forfettaria di 50 euro ad abitazione come nuova tassa per le prime abitazioni. E’ vero il consiglio avrebbe potuto imporre l’otto per mille, la tassazione massima, ma forse per non calcare troppo la mano è stato deciso di andare con il guanto di velluto. Interpellato, telefonicamente, il consigliere Simone Dima, chi pagava 100 euro di IMU ora pagherà il 40% di quella cifra con la TASI salvo sorprese di fine anno.

Francesco Cappello

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