Facebook, due ingegneri litigano per un posto di lavoro. Ricorso pubblicato

30 agosto 2014 – Facebook, famoso social network, è il luogo migliore per farsi i fatti degli altri, per spiare le vite, gli amori al tempo della tecnologia estrema. Tutti condividono tutto, dai loro stati emozionali alle loro foto più o meno piccanti. concorso melendugnoFacebook è spesso ritenuto incurante della privacy altrui, poco rispettoso delle regole più elementari, ma forse dimentichiamo che siamo noi a voler mettere in piazza i nostri fatti in modo da avere più o meno ragione. Ieri pomeriggio, dopo la pubblicazione del primo punto all’ordine del giorno “Selezione pubblica finalizzata alla copertura di n. 1 posto di Istruttore Direttivo Tecnico”, sul canale sociale di melendugno.net abbiamo avuto la possibilità di conoscere, virtualmente, due professionisti nel campo dell’ingegneria che se le sono suonate di santa ragione.

Se la medesima discussione si fosse svolta sul Forum di Melendugno lo staff avrebbe troncato la discussione sul nascere impedendo ai due contendenti di “massacrarsi” avendo a disposizione gli strumenti di moderazione di un forum. Ma Facebook consente solo la cancellazione del post e il danno era comunque già stato fatto. Ed ecco che sul post in questione, ma prima ancora, durante l’ultimo consiglio comunale, svolto il 28 agosto scorso, abbiamo appreso il fatto che a Melendugno era stato indetto un concorso per ingegnere comunale e a quel posto hanno tentato di concorrere 110 “disperati” desiderosi di acquisire il famoso impiego pubblico a tempo indeterminato, anche se part-time. Non entreremo in merito alla vicenda ma abbiamo solo il permesso di pubblicare il ricorso presentato da uno dei contendenti contro l’unico vincitore per l’unico posto di lavoro messo in palio. Chi lo leggerà, sono 34 pagine e 5.35MB, avrà solo il piacere di farsi la propria opinione personale condivisibile, se si vuole in pubblico, ma stando bene attenti a ciò che si dice e si scrive poiché la querela corre sempre sul web, soprattutto su Facebook.

Francesco Cappello

Leave a Reply