L’opposizione all’attacco contro i cancelli del Sindaco: “che siano subito rimossi”

30 luglio 2014 – Sono passati dodici giorni da quando una bagnante ha fatto l’amara scoperta e pubblicato le foto, poi, sul suo profilo Facebook. Dodici giorni fa tre cancelli facevano capolino in questa estate strana, fatta di temporali, di stranezze, di ritardi e di posidonia oceanica. cancelli_mareSono stati necessari dodici giorni a due consiglieri di opposizione, Mauro Russo e Marino Giausa, di riaversi dalla sorpresa e presentre un’interrogazione urgente in Consiglio Comunale nella speranza di ricevere la promessa che tali cancelli venissero divelti con la stessa celerità con la quale sono stati installati. L’interrogazione presentata il 28 luglio scorso sarà discussa nel prossimo consiglio comunale. E’ anche vero che di tali sedute consigliari il Comune di Melendugno ne fa volentieri a meno e quindi si rischierebbe di discutere dei cancelli a ottobre quando ormai la stagione estiva 2014 è finita e definitivamente compromessa.

Ma perché sono stati apposti i cancelli, vi chiederete voi. Cosa bisognava tenere al di fuori? Secondo le parole del Sindaco Marco Potì, citate, dal comunicato stampa arrivato stamane in redazione, da parte di uno degli interroganti, Mauro Russo, il Sindaco di Melendugno è fortemente preoccupato che i timori contenuti nell’ordinanza della Capitaneria di Porto di Otranto possano divenire nell’immediato realtà. Secondo l’ingegnere Marco Potì, primo cittadino di Melendugno, Borgagne e Marine i

«cancelli garantiscono una maggiore sicurezza. Gli stessi saranno rimossi non appena la Capitaneria di porto di Otranto modificherà l’ordinanza e restringerà quindi i divieti».

L’ordinanza della Capitaneria, all’art. 3 afferma che “il Comune di Melendugno, nel cui territorio ricadono le zone di mare interessate, oltre ad adottare i necessari provvedimenti amministrativi restrittivi per l’accesso ai tratti di costa interessati, provveda ad installare e manutenere idonea cartellonistica, redatta anche in più lingue, riportante i divieti di cui all’articolo 1 e l’esatta indicazione del pericolo esistente. La suddetta segnaletica monitoria può inglobare le prescrizioni interdittive relative alle aree a terra, come previste dalla stessa autorità comunale”.

Non ci sembra che la capitaneria faccia riferimento ad alcun cancello da installare nella roccia per tener fuori i bagnanti, i turisti, i curiosi o chiunque voglia ammirare le nostre coste anche perché in altre aree come Torre Specchia, San Foca e Roca la chiusura della costa è avvenuta con steccati di legno e apponendo i classici cartelli di pericolo. Inoltre, secondo noi, è velleitario pensare di chiudere un tratto di scogliera con dei cancelli in metallo dove la salsedine, l’acqua, e l’azione erosiva del vento la fanno da padrona. Noi, in redazione, siamo fortemente preoccupati che questo atto del Sindaco possa creare un precedente che metta a rischio la nostra sicurezza e il nostro territorio.

Francesco Cappello

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