La diffamazione corre sul web. Attenzione a come usate le parole

9 maggio 2014 – Social network, croce e delizia di molti navigatori del terzo millennio. Spesso è sui social network che scriviamo le nostre gioie, i nostri umori, gli amori e le nostre depressioni. Alcune volte sui social network lasciamo anche le nostre imprecazioni verso la società, verso gli uomini o verso coloro che ci insultano o che approfittano prepotentemente di noi. diffamazione_facebookQuindi tra una faccina con il sorriso, un “Mi piace” e una condivisione di un filmato che ci piace potrebbe capitare di rilasciare un commento non troppo lusinghiero verso il nostro vicino di casa o verso la nostra salumiera, verso un amico che come tale non si è comportato o verso qualche conoscente che ci risulta antipatico anche senza conoscerlo. Chi non ha lasciato un commento verso o contro qualcuno alzi la mano.

Attenzione a cosa si scrive perché anche la diffamazione via social network è sempre in agguato e qualcuno che non gradisce e intuisce di essere il bersaglio di commenti non proprio lusinghieri potrebbe farvi passare la voglia di scrivere ulteriori offese. Lo ha capito bene, per esempio un maresciallo della Guardia di Finanza di San Miniato, provincia di Pisa, che senza nominare il collega lo ha diffamato su Facebook e ne ha poi pagato le conseguenze ed è stato condannato dal tribunale militare. Ma penserete voi che il caso citato riguarda un militare.

Lo stesso Facebook, per esempio, dedica una pagina apposita del suo social per spiegare, in italiano, ai suoi utenti cosa si può fare e cosa è reato. La diffamazione è punita secondo l’art. 595 del c.p. con pene, nella forma aggravata, fino a 3 anni di reclusione (con annesso diritto al risarcimento nei confronti della parte lesa), prevede l’inserimento di frasi offensive (battute “pesanti”), notizie riservate la cui divulgazione provoca pregiudizi, foto denigratorie o comunque la cui pubblicazione ha ripercussioni negative, anche potenziali, sulla reputazione della persona ritratta. Quindi attenzione quando lasciate i messaggi sui social network perché prima o poi qualcuno potrebbe chiedervi conto dei vostri comportamenti e richiederne l’amicizia non alleggerisce la vostra posizione.

Francesco Cappello

Leave a Reply