I 13 km di coste non sono a rischio. “La stampa ha esagerato” tuona il c.te della Capitaneria di Otranto

12 marzo 2014 – E’ facile gridare “al lupo al lupo”. Il difficile è scoprire di aver gridato al pericolo troppo o troppo presto. E’ più o meno ciò che è successo con l’ordinanza della Capitaneria di Porto di Otranto e che aveva come oggetto le coste di Melendugno. torre dell'orsoL’ordinanza lasciava libere solo due spiagge e interdiceva l’accesso a 13 km di costa ignorando anche il fatto che a Sant’Andrea, lo scorso anno ci fossero stati lavori di messa in sicurezza del costone roccioso. Le reazioni di tutti alla pubblicazione da parte della stampa, locale e nazionale, di tale disastro ha causato una levata di scudi della popolazione locale che vive di turismo e di cui la medesima industria si stava, in questi giorni, rimettendo in moto. Il Sindaco Marco Potì ieri, 11 marzo, ha incontrato il comandante della Capitaneria di Porto di Otranto, Gian Marco Miriello, che si è reso disponibile a trovare «una soluzione condivisa» avviando «un monitoraggio della costa, per distinguere i luoghi da codice rosso» accusando la stampa di aver esagerato nel riportare la notizia. Intanto l’allarme “al lupo al lupo” il danno lo ha fatto. Molti operatori turistici ci hanno rivelato che la notizia ha comportato telefonate preoccupate di molti turisti che avevano già prenotato le vacanze 2014. Abbattere o demolire un’immagine di un luogo è facile, basta un articolo o un’ordinanza “interpretata” male, ricostruire quella stessa immagine è difficile e la stampa non sempre recepisce perché fa più notizia una brutta notizia che una buona. Il Sindaco Marco Potì ha promesso di avviare una campagna di Informazione per fermare l’emorragia di disdette. Noi da parte nostra non possiamo che collaborare a qualsiasi iniziativa che l’amministrazione comunale vorrà intraprendere.

La Redazione

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