18 febbraio 2014 – Alcuni giorni fa, il 25 gennaio scorso, la redazione di melendugno.net aveva annunciato di voler intervistare gli amministratori e i consiglieri di opposizione. Il progetto nato quasi per gioco ha preso poi corpo e con l’ausilio di Maria De Giovanni si proceduto a realizzare le videointerviste. A onor del vero bisogna dire che quasi tutti i consiglieri avevano dato disponibilità per la video intervista poi dopo vari contatti e qualche malinteso si è proceduto a intervistare solo il Sindaco, Marco Potì, per quanto riguarda la maggioranza. Per la minoranza, invece i due consiglieri intervistati sono stati Roberto Felline e Marino Giausa. L’altro consigliere, Mauro Russo, per sopraggiunti problemi familiari ha dovuto, per ora declinare l’invito. Di seguito il video e le domande poste a Marco Potì, Sindaco di Melendugno.
- Il 6 giugno 2013 Lei ha subito un atto vandalico. Che cosa ha fatto di così grave per meritare un gesto così eclatante?
- Sig. Sindaco come ha giustificato ai suoi amici, ai suoi elettori e ai suoi parenti un aumento così esoso dell’IMU?
- E come giustificherà sempre dinanzi ai suoi amici, ai suoi elettori e ai suoi parenti il fatto che abbiate messo in vendita tutto ciò che c’era da vendere per rimpinguare le casse esauste del Comune?
- Un vecchio adagio dice: Era meglio quando si stava peggio. C’è qualcuno che afferma che la raccolta differenziata sia un disastro perché si differenziava più con i cassonetti che con il porta a porta. Secondo lei è possibile evitare l’aumento della maggiorazione di €. 25,00 a tonnellata di rifiuti portati in discarica ai comuni che non hanno raggiunto il 30% di raccolta differenziata a partire dal 1º gennaio u.s.?
- Nel settembre 2013 il vecchio edificio scolastico di Borgagne è stato abbattuto. Ora ci ritroviamo con un bellissimo e ampio spazio dove forse si monterà una tendostruttura. Non sarebbe stato meglio cercare di recuperare il palestrone parcheggiato nei pressi del campo sportivo?
- Lei, sin da subito, ha appoggiato il comitato NOTAP nella lotta contro la realizzazione del gasdotto. Si è speso, Lei e i suoi consiglieri, nella difesa del nostro territorio tentando in tutti modi di sbarrare la strada a questo scempio. Ci dobbiamo aspettare qualche altro pericolo ambientale di cui ora non ne abbiamo idea?
- All’inizio di gennaio un pettegolezzo è corso di bocca in bocca: il vicesindaco rassegna le dimissioni. Poi il pettegolezzo come si è gonfiato nello stesso modo ha perso consistenza. È probabile che nel corso di questi tre anni che mancano alla fine del suo mandato altri pettegolezzi si affacceranno chiedendo di essere ascoltati. Lo faccia lei il pettegolezzo e ci dica quale personaggio di Melendugno avrebbe voluto nella sua squadra come “dodicesimo” consigliere;
- Da qualche tempo c’è un ex-amministratore che si diverte a fotografare le “vostre mancanze”, dimenticandosi di essere appena uscito dalla stanza dei bottoni. Poi un altro estrapola un pezzo di un consiglio comunale filmato da questa redazione e punta il dito contro di Lei per una questione di eternit. Ma è davvero difficile il mestiere di Sindaco e soprattutto dopo aver smesso di fare il Sindaco e così difficile tornare ad essere una persona normale o è vero come diceva Giulio Andreotti che il potere logora chi non ce l’ha?
- La sua amministrazione ha deliberato l’assegnazione di complessivi 1200 euro alle famiglie bisognose. Ma in questi tempi di crisi non sarebbe meglio individuare delle famiglie che non arrivano a fine mese e pensare ad un piano ragionato di sostegno? Non sarebbe meglio adottare, in piccolo, una sorta di reddito di cittadinanza e acquistare dei beni di prima necessità a chi non arriva a fine mese invece di pensare a delle soluzioni una tamtum?
- Sig. Sindaco quando è previsto una piano ragionato di sistemazione stradale? Non tanto Borgagne ma quanto Melendugno. E’ un disastro, buche, avvallamenti, voragini, quando piove le strade si trasformano in laghetti artificiali.
Francesco Cappello