28 gennaio 2014 – Ieri sera, 27 gennaio, come da tradizione è andata a fuoco la Focara di Melendugno. Il rogo si è sviluppato dopo la tradizionale processione in onore del santo protettore della cittadina salentina, San Niceta, e dopo i tradizionali fuochi d’artificio. Il fuoco è da sempre il simbolo della passione e della purificazione. La Focara trae la sua origine da un evento disastroso che colpì il Salento molti secoli addietro come il terremoto ad Acquarica di Lecce o un uragano a Martignano. Le fascine che compongono la pira vengono raccolte per giorni e qualcuno ha tentato di accostare i roghi, e gli ovvi pericoli per la salute, che vengono accesi in autunno per bruciare le foglie di olivo, con la tradizione della Focara che comunque provoca un’alta colonna di fumo per giorni e giorni.
La più caratteristica delle Focare salentine è quella di Novoli “consumata” il 14 gennaio scorso e che ogni anno attira migliaia di curiosi e turisti.
La Redazione
Galleria Fotografica Focara 2014