Carabinieri e polizia presidiano il cimitero di Melendugno. Non sarà un inutile spreco di risorse?

15 agosto 2017 – Più che un territorio militarizzato è un inutile spreco di risorse e uomini. Perché inviare almeno 7 uomini, tra polizia e carabinieri, su via vecchia Acquarica? Che senso ha tenere fermi, quasi fossero “imboscati” sei o sette risorse, professioniste nel loro settore, in una strada dove gli unici frequentatori sono i visitatori e i parenti dei defunti che vanno a visitare i loro cari? Per noi non è militarizzazione, nè protezione di un cantiere fantasma come quello del gasdotto TAP (Trans Adriatic Pipeline) ma solo gestione errata di quelle poche risorse a disposizione, soprattutto se è vero che si lamenta scarsità di carburante e auto usurate presso i rispettivi comandi e inviare tre auto (una della polizia e due dei carabinieri) nei pressi del cimitero di Melendugno è sprecare quelle poche risorse che la Questura di Lecce ha a disposizione. E’ vero, bisogna tenere alto l’allarme, vigilare su un territorio che si è rivelato più ostico e meno malleabile del previsto, e coloro che si oppongono al gasdotto sono persone “pericolose” che si frappongono con tutto il loro corpo ad ostacolare i lavori, almeno questo era riportato sui verbali contestati a questi agitatori di professione, ma secondo noi stornare sette agenti in un giorno così importante come Ferragosto è una fesseria. Quelle sette persone sarebbe stato meglio inviarle dove veramente c’è bisogno, su qualche provinciale o su qualche statale e non tenerle là a farle annoiare, a presidiare un cimitero. A meno che non sono alla ricerca di quei ladri che svaligiano ogni tanto il cimitero di Melendugno alla ricerca del rame.

Francesco Cappello

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