Domani, a Martano, presentazione ufficiale del primo Album “La Rocha”

16 luglio 2015 – Un vecchio proverbio sulla sfortuna dice che “né di Venere né di Marte, non si sposa non si parte, né si dà principio all’arte”. Non questo ha pensato il gruppo salentino di folk punk La Rocha che proprio domani, venerdì 17 luglio 2015 presenterà il suo primo CD ufficiale presso Kurumuny a Martano. la_rocha“La rocha” in una flessione del dialetto salentino, rappresenta la brace del focolare, quella che prende vita quando la fiamma del fuoco si estingue, quando tutta la legna perde la sua forma originale per diventare un cumulo di materia incandescente. Su questa immagine del folklore salentino, si basa il progetto musicale dei La Rocha ed il loro omonimo album. La rocha nasce dall’incontro di diverse esperienze musicali, in un meltin pot musicale che abbraccia, folk, rock, punk, patchanka e reggae nel rispetto dei diversi generi. Il progetto musicale fonde elementi variegati, ma che nel tempo sono sempre stati accomunati dalle forti tematiche sociali e di protesta. Sono le tematiche sociali infatti quelle che predominano nelle storie che i La Rocha mettono in musica in questo disco. Racconti che guardano alle periferie delle città e a sud del mondo, racconti che puoi leggere solo negli occhi degli ultimi. Ecco perché all’interno dell’album troviamo il brano contro il gasdotto TAP o le favelas brasiliane, i clochard, la crisi che strangola questo paese, l’Ilva di Taranto e il sogno della mancata industrializzazione del sud. Ci sono gli amori omosessuali e le vittime di mafia, i sogni dei migranti che si infrangono sulle nostre coste durante i viaggi, disumani, della speranza. C’è anche l’omaggio alla scrittrice Rina Durante, è l’ultima traccia questa. Un brano che tratta “la questione meridionale”. Il cd è coprodotto con Kurumuny-edizioni salentine, casa editrice nata nel 2004, e che incentra la propria produzione artistico-letteraria sulla riscoperta e la valorizzazione della cultura salentina, fra sedimenti di antichità e orizzonti futuri.

La Redazione

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